Conferenza del Traffico e della Circolazione
La storia, in breve
La Conferenza del Traffico e della Circolazione nacque nel 1930.
Due termini solo apparentemente simili, dove il primo rappresenta gli spostamenti, il secondo il sistema entro cui si svolgono gli spostamenti.
Da allora si sono svolte numerose edizioni annuali che sono state lo specchio di un’Italia che da paese contadino è diventato post industriale: dalle strade “bianche”, percorse da calessi, al tutor che controlla le velocità; dai 400.0000 veicoli d’allora, agli attuali 48 milioni.
La Conferenza ha visto le prime preoccupazioni per i danni degli incidenti stradali che negli Trenta e Quaranta hanno provocato la morte dei primi pionieri dell’automobilismo, negli anni Cinquanta e Sessanta ha favorito la nascita del Codice della Strada e del sistema autostradale italiano, negli anni Settanta e Ottanta ha assistito alla motorizzazione di massa tra euforia e preoccupazioni che negli anni Novanta l’hanno vista interprete delle esigenze di mobilità complessiva, che punta a trasporti pubblici maggiori e migliori, in modo che la vettura privata possa essere usata meglio.
Negli ultimi anni...
Sono sorte proposte per alzare i livelli di sicurezza stradale, per favorire una mobilità più rispettosa dell’ambiente, per far nascere la figura dell’ausiliario della sosta. I cambiamenti della Conferenza sono i cambiamenti della nostra società e l’esigenza sempre maggiore di mobilità ha reso e rende la Conferenza palcoscenico di questi mutamenti.
Ne sono testimonianza precisa i temi trattati nel corso delle varie edizioni.
Dall’anno 2012 la Conferenza del Traffico e della Circolazione viene organizzata da ACI.
Vai al dettaglio delle singole edizioni.