Sperimentazione "MoVe-In"
Come richiesto a gran voce da Automobile Club Milano, il Comune di Milano dal primo ottobre aderirà alla sperimentazione di “MoVe-In” (acronimo di "Monitoraggio Veicoli Inquinanti"), il sistema già da tempo adottato - e ideato - da Regione Lombardia. Nello specifico, l'Amministrazione del capoluogo lombardo ha deciso di provare questo nuovo dispositivo all’interno dell’Area B, la Zona a traffico limitato che vieta l’accesso e la circolazione ai veicoli più inquinanti dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30.
Con l’introduzione di “MoVe-In”, i proprietari di vetture benzina Euro 0 e 1 oppure diesel Euro 0, 1, 2 e 3 potranno accedere ad Area B scegliendo tra due tipologie di deroghe: la prima (già in vigore) permette cinque giorni all’anno di ingressi liberi per i non residenti a Milano, che salgono a 25 per i residenti; la seconda, resa possibile da MoVe-In, imporrà invece un chilometraggio massimo. In quest’ultimo caso sono previste gradualità sul numero di chilometri percorribili in relazione al tipo di veicolo posseduto e in proporzione alle tabelle definite dalla Regione: una vettura diesel Euro 3, per esempio, potrà percorrere fino a 1.500 km/anno, che scendono a 600 per un’auto Euro 2 a gasolio. I veicoli più inquinanti, gli Euro 1 e 0 (diesel o benzina), potranno invece percorrere rispettivamente fino a 300 e 200 km/anno.
Il monitoraggio e il conteggio dei chilometri vengono effettuati tutti i giorni della settimana, festivi inclusi, 24 ore su 24. Per aderire alla sperimentazione, il proprietario dell'auto dovrà iscriversi alla piattaforma e installare una scatola nera, che registrerà i chilometri percorsi. Una volta attraversati i varchi dell'Area B, le informazioni raccolte dai dispositivi a brodo delle vetture si incroceranno con le immagini delle videocamere, rendendo possibile un controllo preciso e puntuale. L’Amministrazione milanese ha inoltre confermato che resta in vigore anche la deroga che permette l’ingresso in Area B dei veicoli diesel Euro 4, la quale durerà fino alla fine dell’emergenza legata al coronavirus.